Preparazione mentale
Uno degli aspetti fondamentali del tiro con l’arco è il fatto che esso è uno sport estremamente mentale, tanto nella preparazione che nell’affrontare la gara. Perdere la concentrazione mentale può influire in modo estremamente negativo nella percezione del proprio corpo, nella visualizzazione del gesto e in definitiva nel modo in cui ci si presenta sulla linea di tiro per tirare le proprie frecce.
Se l’aspetto mentale gioca un ruolo di primo piano nel tiro con l’arco, allora fondamentale e di estremo aiuto può risultare oltre all’allenamento fisico l’allenamento mentale. Ma come funziona? Come ci si esercita ad affrontare una gara al meglio non solo fisicamente, ma anche mentalmente? Come ci si prepara a gestire lo stress mentale che può derivare da una particolare location, una condizione meteo avversa, un imprevisto, etc.?
Come sempre l’arciere più esperto e navigato conoscerà probabilmente già la risposta, anzi forse inconsciamente chiunque pratichi lo sport a livello agonistico e non, avrà già sperimentato quanto esporremo, ma senza forse pensare a farne un metodo!
Se è vero che il tiro con l’arco richiede estrema concentrazione sul gesto da compiere sulla linea di tiro, allora rivedere, rivivere, visualizzare il gesto mentalmente, costruire un’immagine del tiro sarà il punto di partenza per un allenamento mentale che aiuterà l’arciere a gestire al meglio arco e frecce durante le competizioni.
Fondamentale sarà partire da un’immagine quanto più dettagliata possibile che coinvolga tutti i sensi. Dalla vista per visualizzare il bersaglio, gli avversari, il pubblico al tatto per sentire l’arco nella mano, la posizione del corpo in equilibrio, passando naturalmente per udito e olfatto, riuscendo ad immaginare le voci dei concorrenti sulla linea di tiro, la corda rilasciata, il profumo dell’aria, dell’erba, etc.
Certamente non è la prima volta che vi capita di fare tutto ciò, ma forse per divertimento o rievocazione e non magari pensando che potesse essere anche un allenamento! Ricostruire un’immagine dettagliata può richiedere tempo e fatica, ma una volta fatto avrete creato lo scenario entro il quale ripercorrere la routine del tiro, dalla posizione sulla linea di tiro, all’incocco della freccia, fino all’ancoraggio, la mira e il rilascio.
Il punto di forza di questo esercizio è che permette non solo di focalizzarsi sui gesti che si ripetono mentre si tira, ma anche, e soprattutto, di ricreare le emozioni, le sensazioni di una particolare situazione. Per esempio molti arcieri che partecipano alle olimpiadi cercano di ricostruire quella che potrebbe essere la gara basandosi sulle foto della location.
Ciò può risultare estremamente utile per prepararsi ad un evento importante! Lo scopo infatti non è tanto quello di focalizzarsi sul miglioramento del punteggio quanto quello di immergersi in quel giorno, immaginare le diverse condizioni metereologiche, i diversi gradi di pressione, le reazioni ad un errore o ad un’ottima volee! Ma non solo, puoi rivivere i passati errori, soffermarti sulle tue reazioni di allora, rivedere le diatribe con gli avversari, ricordare le tue reazioni di fronte ad un fattore imprevisto che influii sulla tua concentrazione.
Prepararsi mentalmente attraverso questo processo di immersione, immaginare passati successi o insuccessi proiettati nella location della prossima gara, farà sì che ci si trovi meno impreparati se una delle occorrenze immaginate si presentasse poi in gara!
Questo tipo di allenamento mentale non potrà naturalmente sostituire l’allenamento fisico, ma dovrà piuttosto affiancarlo in modo che una volta giunti alla linea di tiro la mente sia completamente sgombra e la concentrazione sia solo sulla tecnica, ripetendo quella serie di movimenti con la quale abbiamo acquisito confidenza!